Londra | Ordine Architetti di Como
Ordine degli Architetti Pianificatori Paesaggisti Conservatori della Provincia di Como
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Ordine degli Architetti Pianificatori Paesaggisti Conservatori della Provincia di Como

Londra


VIAGGIO STUDIO LONDRA 1997

Cambridge crystallographic data centre

località: Cambridge
Progettista: Erik Sorensen
cliente: Olga Kennasrd

Questo edificio è il risultato di una collaborazione eccezionale tra architetto e cliente. L’architetto danese Erik Sorensen fu raccomandato ad Olga Kennard dall’eminente fisico Nils Bohr dell’Università di Copenhahen negli anni 50. Sorensen ha costruito la casa di famiglia per Kennard nel 1959. Il Cambridge Crystallographic Data Centre produce un computer database che contiene informazioni di vasta portata su composti organici e organometallici studiati ai raggi X e con metodi di diffrazione di neutroni. Il database viene utilizzato nelle industrie farmacologiche e chimiche che forniscono supporto finanziario al centro. L’intero edificio è stato disegnato in risposta alle specifiche necessità dei centro, esposto dal cliente senza cercare di influenzare l’aspetto esteriore dell’edificio una volta finito. Una richiesta particolare è stata quella di avere luce tenue nelle aree di lavoro dove il personale utilizza i video dei computer. La regola va contro tutti gli ideali di realizzazione di ambienti lavorativi con molta luce, dove gli impiegati possano vivere in contatto con l’ambiente circostante e beneficiare della luce naturale. Qui, l’architetto ha ingegnosamente combinato un atrio nella facciata sud (che sporge dall’alto dell’edificio come un enorme condotto per l’aria curvato) con profondi piani mezzanini, creando uno spazio interno con aree di luce naturale circoscritte e materiali soffici anziché creare suddivisioni con muri divisori con illuminazione artificiale. Al centro dell’atrio è situato un ascensore con le pareti in vetro. I muri sono rivestiti con materiale per isolamento acustico ed i soffitti sono foderati con legno scuro, e la delicatezza di entrambi i materiali crea un silenzio monastico in tutto l’edificio. C’è un angolo con camino che si trova al primo piano e che crea più un’atmosfera da focolare domestico che non un’atmosfera istituzionale. Molti dei materiali e dei componenti usati provengono dalla Danimarca. I mattoni, i forati, la moquette olandese forniti e messi in opera da una ditta danese, e un fabbro danese ha fatto tutte le intelaiature delle finestre, l’intelaiatura delle pareti divisorie, le lampade (tutti gli arredi sono stati disegnati da Sorensen). Altri particolari arredi specifici per il centro includono le sedie per la sala da pranzo di Paul Kjaerholm, le posate di Georg Jensen, le porcellane sono blu Royal Copenhagen e le sedie Eamos rinnovate per le stazioni di lavoro. La facciata esterna è inverosimile nella sua austerità, file di semplici mattoni rossi, costellate da piccole finestre e da cornici spezzate, disegnate come righe punteggiate. Le file di mattoni si interrompono attorno alle aperture delle finestre e sul lato destro della porta d’entrata, con un innesto che rivela una vena di cristalli. Incassato nel piano della hall d’entrata c’è una vasca ottagonale rivestita in vetro che contiene cristalli che possono anche essere visti dal sotto dal piano seminterrato. Questi diretti riferimenti all’attività principale dell’edificio non devono essere erroneamente interpretati come decorazioni sentimentali ma sono parti integranti della costruzione dell’edificio per creare un ambientazione dove ogni dettaglio è stato espresso umanamente.

Post-graduate study centre

località: Cambridge
progettista: Jeremy Dixon,Edward Jones
cliente: David Colleg

Da Silver Street il centro studi non dista piu di 45 metri, seguendo il muro di cemento, dolcemente curvato in modo da assecondare la linea della pavimentazione. Da River Cam, facciata sud-est, I’edificio si presenta con una semplice finestratura in legno sopra un basamento di mattoni, ricordando la sagoma di una “houseboat”. Cosi come il muro suggerisce, e come è implicito nell’uso della finestra a nastro, la pianta dell’edificio non può che essere un lungo corridoio che si snoda attraverso gli altri edifici del collegio che fiancheggiano la strada. II centro studi è più di una semplice biblioteca in cui trovano posto libri e computer, ma anche un ambiente per seminari e relativa foresteria. Gli architetti hanno previsto generi diversi di ambienti di lavoro per rispondere alle diverse esigenze di studio degli studenti. L’ingresso porta ad una sala di lettura a doppia altezza con un grande finestra sul fiume Cam. II piano è diviso in tre “lengthways” che attraversano tutto I’edificio.Sul lato nord-ovest, il corridoio distribuisce I’accesso al piano terreno attraverso tre scale.II lato sud- est permette la vista del passaggio del traffico fluviale. La striscia centrale è stata tagliata in quattro sezioni dagli scaffali dei libri che fiancheggiano le scale, così che sul pianterreno si possano formare delle stanze per computer a forma di U, con delle piattaforme di lettura. Le sedute sono di Eames. II tetto si poggia su entrambi i lati sulle finestre a nastro che inondano lo spazio interno di luce naturale.Balconi esterni contribuiscono ad aumentare I’atmosfera dello spazio di studio.L’intero edificio è dominato dalla presenza del legname da costruzione. L’interno è stato concepito come fosse un mobile: la struttura, le finestre, i pavimenti, i contenitori dei libri sono stati tutti realizzati in legno di quercia inglese non stagionato. Per evitare finestre direttamente aperte sulla strada, una particolare finestratura, è stata posta all’apice del piano.Questa apertura si apre e si chiude automaticamente cosi da garantire una buona ventilazione all’interno della sala di lettura. Gli architetti hanno sfruttato la particolare sagoma del luogo a loro favore, progettando I’intero edificio senza dover mai imitare moduli architettonici tradizionali. Si può notare inoltre la cura del dettaglio nelle connessioni tra i diversi materiali, ed un naturale senso di sicurezza trasmesso dall’uso del legname anche per le parti strutturali.

 

Cambridge University

località: Cambridge
progettista: James Stirling
cliente: Cambridge

L’edificio consiste principalmente in una biblioteca per 300 lettori, che occupa circa metà della superficie totale. Il resto è riservato a locali per il personale, aule per seminari, sale di riunione per studenti e docenti. Alla biblioteca si accede direttamente dall’ufficio richieste e controllo, dove sono sistemati i cataloghi. Il livello della sala di lettura è 1,20 m. più basso dei livello dei cataloghi. Tutte le zone di lettura e gli scaffali si allargano a raggiera da un punto centrale. Si è provveduto a posti di lettura di vario tipo: nicchie dal soffitto alto 3,65 m. e illuminate dall’alto; larghi tavoli in uno spazio libero sotto il lucernario della biblioteca; oppure una serie di recessi per singoli lettori, ricavati fra gli scaffali, contro le finestre a doppia altezza. La costruzione è realizzata sul principio di un contatto costante fra la biblioteca e tutte le altre parti. Per tanto, le finestre del corridoio perimetrale si aprono al di sotto del grande lucernario della biblioteca. Le finestre a nastro ad altezza d’uomo e i ballatoi sporgenti e vetrati permettono a chi si trova ai livelli superiori di guardare giù nella sala di lettura. Si è adottato il criterio di collocare gli ambienti più piccoli ai piani più alti e di aumentare la larghezza dell’edificio verso il basso, dove sono gli ambienti più vasti. Ciò si riflette in facciata mediante una grande cortina di vetro degradante, che permette alla luce dei giorno di penetrare anche nel fondo dei locali. Tutta l’opera muraria è in mattoni lisci, torri e terrazze sono rifinite con ceramiche di colore intonato. Il lucernario della biblioteca è di vetro opaco, mentre negli altri casi il vetro è trasparente. I corridoi e i ballatoi che guardano dentro la biblioteca hanno vetri a doppia lastra che si inclinano in fuori formando un angolo, mentre le pareti del blocco a “L”, che restano sotto il lucernario, sono intonacate, con elementi in lana di vetro situati dove sia necessario per una migliore acustica.

Fitzwilliams college chapel

località: Cambridge
Progettista: MacCormac Jamieson Pricard
cliente: Fitzwilliams College

Ellis-Miller house

località: Prickwillow,Cambridge
progettista: Jonathan Ellis-Miller
cliente: Jonathan Ellis-Miller

Library Cranfield University

località: Bedfordshire
progettista: Norman Foster & Partners
cliente: Cranfield University

Channel 4

indirizzo: Horse Ferry Road, London, SW1
progettista: Richard Rogers Partnership
cliente: Cannel 4

J.Sainsbury’s supermarket

indirizzo: Camden Road, London, NW1
progettista: Nicholas Grimshaw and Partners
cliente: J.Sainsbury’s pic

David Wild’s house

indirizzo: 42 and 44 Rochester Piace,London, NW1
progettista: David Wild
cliente: David Wild

Studios

indirizzo: Cobham Mews, Agar Greve,London,NW1
progettista: David Chipperfield Architects
cliente: David Chipperfield Architects

The lisson gallery

indirizzo: Beli street, london, NW1
progettista: Tony Fretton Archítects
cliente: Lisson Galiery London Limited

One off studio and showroom

indirizzo: 62 Chalk Farm Road, London
progettista: Ron Arad and Alison Brooks
cliente: Ron Arad and Alison Brooks

Stephenbull’s bistro and bar

indirizzo: 71 St. John Street, London
progettista: Allies and Morrison Architects
cliente: Stephen Buli

City house

indirizzo: Britton Street, Smithfield, London
progettista: CZWG Architects
cliente: privato

Ludgate

indirizzo: Ludgate Hili, London
progettista: Skidmore, Owings & Merrìl
cliente: Rosehaugh Stanhope Development pic in
conjunction with British Rail Property Board

Bracken house

indirizzo: 1 Friday Street, London
progettista: Míchael Hopkìns & Partnershìp
cliente: Obayashi Europe BV: Harakazu Nakamua

Iloyd’s of london insurance market and offices

indirizzo: Butiers Wharf, London
progettista: Conrad Roche
cliente: Butiers Wharf Limited

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