Stoccarda – Monaco

Questi nostri “andar per luoghi” dell’architettura sono, in fondo, viaggi che “attraverso l’architettura” raccontano altre culture e mondi con cui aprire quei confronti che alimentano la conoscenza.
Ogni viaggio ha in sé la magia e l’attesa di raccogliere nuove impressioni ed impulsi, non importa se per frammenti, su cui riflettere con la nostra esperienza, la nostra cultura e consapevolezza critica.
Anche in questa nostra società globalizzata, aggredita da un surplus di informazioni e di conoscenza virtuale, gli architetti sanno che l’esperienza fisica e diretta con la materia degli spazi che le architetture generano, costituisce il vero appuntamento con la loro scoperta e la verifica della loro qualità.
E’ stimolante constatare che pochi mesi dopo il viaggio a Vienna e il breve tour a Lucerna (con cui abbiamo voluto inaugurare l’idea di brevi itinerari a tema) gli architetti promuovano una nuova interessante occasione.
Il breve viaggio a Stoccarda e Monaco affronta un itinerario di “istantanea” attualità: molte delle opere proposte nelle visite sono state infatti inaugurate recentemente.
Ritengo che molte saranno le sollecitazioni, intriganti e stimolanti, per gli architetti viaggiatori.
Sarà, forse, una opportunità per riflettere criticamente sulle mirabolanti e spettacolari icone dei nuovi “templi” dell’era della macchina in una congiuntura storica che si preannuncia epocale e che sembra preludere proprio al declino della civiltà dell’automobile.
O ancora consentirà di cogliere il contrappunto esercitato da quelle opere misurate che antepongono al mito del progresso, la permanenza dell’architettura e della materia, come accade per il museo della letteratura di David Chipperfield.
Sarà, anche, un’ulteriore circostanza per misurare la condizione di distacco rispetto le sorti e i destini delle nostre opportunità progettuali, e al contempo l’impegno a rivendicare anche per il nostro paese una forte e ormai irrinunciabile politica di opere di interesse pubblico adeguate al confronto internazionale.
Ancora una volta, grande merito per questa nuova opportunità è da attribuire alla nostra Commissione viaggio. Il ringraziamento, dunque, è per tutti i nostri colleghi che, con passione e competenza critica, hanno condiviso le loro competenze e il loro impegno, costruendo il percorso ragionato che viene qui proposto. Con l’augurio che questa esperienza possa coniugare davvero emozione e scoperta, vorrei riprendere una breve citazione di Josè Saramago, premio Nobel per la letteratura, che ho letto per caso in questi giorni: “.. la felicità, che il lettore lo sappia, ha molte facce. Viaggiare, probabilmente, è una di queste. Affidi i fiori a chi sappia badarli, e incominci. O ricominci. Nessun viaggio è definitivo.”

Su Youtube è disponibile il video realizzato dai partecipanti.