Siamo liberi architetti | Ordine Architetti di Como
Ordine degli Architetti Pianificatori Paesaggisti Conservatori della Provincia di Como
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Siamo liberi architetti


La bozza di legge-delega in tema di liberalizzazione tende a snaturare la libera professione intellettuale verso il modello della sola attività imprenditoriale e commerciale.
Il dato di realtà è che gli architetti non sono una categoria corporativa né per numero né per cultura, sono liberi lavoratori intellettuali che, senza sostegno alcuno dallo Stato, ricorrono sempre alle proprie risorse. Sono professionisti che credono al proprio lavoro non solo come risultato economico e chiedono di poterlo esercitare sotto il principio dell’etica anche a tutela della comunità in cui operano.
Per questo gli architetti italiani chiedono al Parlamento veri atti di modernizzazione, riconoscendo finalme nte il progetto di legge sulle società interprofessionali tecniche, promuovendo norme che facilitino le reti professionali in Italia, sostenendo politiche di incentivazione sul mercato internazionale. Per tutto questo Vi chiediamo di voler condividere e sostenere con noi il manifesto redatto dal CNAPPC.

Comunicato Stampa

Roma, 5 luglio 2011. “Un immediato tavolo di confronto con il Governo, dando la disponibilità a collaborare alla riforma degli istituti normativi che regolano le attività professionali sulla base dei progetti già in passato proposti”.

E’ quanto chiede il Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori (Cnappc) in una lettera inviata al Presidente del Consiglio, al Ministro della Giustizia e a tutti i colleghi di Governo dopo le dichiarazioni di ieri del Sottosegretario Casero secondo il quale il Governo intenderebbe procedere, in poche settimane, ad una liberalizzazione indiscriminata delle professioni.

Gli architetti italiani chiedono anche che ” il fine della riforma sia consono ai principi di etica e di qualità, fondamentali per le libere professioni affinchè essa sia un investimento da parte del Paese sul patrimonio di idee, competenze e capacità che fanno dei nostri mestieri un fondamentale motore di sviluppo dell’Italia”.

Nella lettera il Consiglio Nazionale “diffida il Governo dal procedere a riforme strutturali sugli ordinamenti professionali mediante strumenti legislativi inadeguati, fuori dai luoghi istituzionali competenti quali il Ministero della Giustizia e le Commissioni Giustizia della Camera e del Senato e, comunque, senza confrontarsi con le istituzioni dello Stato che rappresentano le libere professioni”.

Lettera del Presidente del CNAPPC

Manifesto del CNAPPC

Proposta di Legge del CNAPPC

Tutto il materiale di riferimento è consultabile sul sito del COnsiglio Nazionale APPC alla pagina.

BLOG e commenti sull’iniziativa http://www.liberarchitettura.it/

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