LETTERA APERTA DEL PRESIDENTE | Ordine Architetti di Como
Ordine degli Architetti Pianificatori Paesaggisti Conservatori della Provincia di Como
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LETTERA APERTA DEL PRESIDENTE

Monti

LETTERA APERTA DEL PRESIDENTE

Care colleghe e cari colleghi,

permettetemi questa breve lettera aperta di saluto e commiato, indirizzata a voi e ai rappresentanti istituzionali con cui, in questi anni, si sono sviluppate tante positive sinergie.

Come vi è noto si sono concluse le votazioni per il rinnovo del nostro Consiglio. Dal risultato del confronto elettorale, è emerso che la “visione” programmatica proposta da me, come Presidente uscente, e da un gruppo di colleghi candidati – pur con una significativa adesione, della quale ringrazio – non ha, però, raccolto un consenso maggioritario. Indipendentemente, quindi, dalle scelte che emergeranno in sede di insediamento del nuovo Consiglio, è certo che, con questo mandato, si conclude il mio impegno quale vostro presidente. Ovviamente la disponibilità a sevizio della categoria non è – né deve essere – legata a ruoli e personalismi, e questa è la convinzione che spero di aver sempre onorato nelle tante funzioni che negli anni ho assolto per la nostra associazione. Indubbiamente termina una  stagione lunga, ma  coinvolgente ed entusiasmante – per me, almeno.

In questi giorni mi è sembrato giusto e naturale provare a ripensare alla mia esperienza di presidenza. La mia prima speranza è quella di essere riuscito a trasferire nella nostra Istituzione, con l’aiuto di non pochi amici, i principi a cui, irriducibilmente, continuo a credere e che potrei sintetizzare nella profonda convinzione del valore culturale e sociale dell’architettura e del nostro mestiere, così cruciale e determinante per la vita delle persone e così trascurato in questo paese. Ho anche fortemente creduto nella nostra presenza dentro la società insieme agli altri attori della cultura e dell’economia, non perché la consideri risolutiva dei problemi – non abbiamo bacchette magiche ! – ma perché la ritengo irrinunciabile se vogliamo tentare di rispondere, con nostri progetti, alla miopia politica e alla emorragia di idee che drammaticamente emerge in questi anni di impoverimento, vissuto sulla nostra pelle. Penso, per esempio, alle forti azioni di denuncia condivise con la filiera edilizia, ai nostri manifesti pubblici, al lavoro sui tavoli delle amministrazioni pubbliche, ai programmi sul Riuso e la Rigenerazione. Abbiamo una rete, quella degli Ordini, certamente perfettibile, ma da sempre strumento prezioso e radicato, invidiatoci dai tanti colleghi europei. A questa potenzialità ho creduto e continuo a credere. Per questo l’impegno di questi anni, se pure faticoso, mi ha riservato concrete soddisfazioni come, per esempio, l’opportunità, costruita in questi mesi recenti, di essere potenzialmente prossimi a garantire a tutti noi una formazione a costo zero, utilizzando proprio le sinergie del network ordinistico. E c’è, poi, l’aspetto umano. Ho incontrato tanti colleghi in questi anni, nelle nostre iniziative pubbliche o nei colloqui per specifici problemi. Senza retorica ho conosciuto un mondo vivo e impegnato. Per questo il mio bilancio è umanamente attivo e per questo mi piace ringraziare tutti voi per aver avuto l’onore di rappresentarvi. Insieme a voi, voglio anche ringraziare tutti i rappresentanti delle Istituzioni con cui è cresciuto il nostro dialogo. Un grazie anche alla stampa che ha seguito e seguirà la nostra presenza nella realtà del territorio. Infine, un grazie al Consiglio e al personale della segreteria, ma in particolare a chi ha condiviso quasi quotidianamente il lavoro e tra questi Margherita Mojoli, mia ineguagliabile consigliere segretario, senza cui molti dei servizi che indubbiamente abbiamo attivato non avrebbero avuto efficacia.

Il mio augurio è che gli architetti di Como sappiano continuare a resistere senza rinunciare a progettare futuri.

Un saluto sincero, assolutamente non convenzionale e, mi auguro, poco retorico.
Il Presidente – arch. Angelo MONTI

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