MOSTRA LUNGOLAGO | Ordine Architetti di Como
Ordine degli Architetti Pianificatori Paesaggisti Conservatori della Provincia di Como
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MOSTRA LUNGOLAGO

flyer mostra lungolago fronte

L’iniziativa è stata realizzata grazie alla collaborazione di Istituzioni rappresentative del territorio comasco:

 

flyer mostra lungolago fronte

flyer mostra lungolago retro

 

CITTA’ – LAGO – PAESAGGIO

Impulso dell’iniziativa è la convinzione che la costruzione di una civiltà urbana contemporanea non possa prescindere dal paziente lavoro sulla centralità del progetto  dello spazio collettivo fatto anche di ascolto delle voci della città.
La mostra si articola in due momenti illustrativi fortemente correlati.
Una sezione della mostra presenta, per la prima volta, gli elaborati del progetto vincitore e degli altri partecipanti alla consultazione ad inviti internazionale voluta da Infrastruture Lombarde all’inizio del 2010.
Questa prova concorsuale, all’indomani della unanime contestazione della variante al progetto originario delle paratie, mirava all’individuazione di una nuova soluzione architettonica per quell’ambito. Su richiesta delle rappresentanze professionali ed imprenditoriali, l’oggetto del bando di invito ai progettisti selezionati dalla Regione (Studio Galfetti, Mario Botta, Mario Cucinella, Cino Zucchi, Alvaro Siza, Giovanni La Varra, Nicola Russi, Karim Rashid, Mecanoo Architecten, Francesco Venezia), veniva esteso ad una lettura di più ampio respiro al fine di inquadrare le proposte in ‘concept’ dell’intero sistema delle rive urbane del lago, da Villa Geno a Villa Olmo. L’obiettivo era quello di raccogliere, insieme al progetto strettamente correlato alle paratie, indicazioni, suggestioni, interpretazioni che costituissero  spunti qualificati per avviare un percorso di successivi e coordinati momenti concorsuali  anche per gli altri ambiti dell’intero lungolago.
La giuria del concorso è stata composta da Antonio Giulio Rognoni, presidente, prof. Marco De Michelis, arch. Maurizio Federici, arch. Luisa Pedrazzini, arch. Angelo Monti. Inserimento urbanistico, inserimento ambientale, rispondenza della proposta ideativa ai contenuti delle linee guida, fattibilità tecnica e realizzativa sono i 4 criteri chiave che hanno guidato la commissione nella valutazione.
Questa prima fase si è conclusa con l’esame e la proclamazione del progetto vincitore curato dallo studio Zucchi Associati, oggetto successivamente di un parere con riserve della Soprintendenza. Attualmente si è in attesa delle decisioni ufficiali sugli sviluppi e gli orientamenti delle Pubbliche Amministrazioni coinvolte.
Una seconda sezione espositiva esamina l’inquadramento urbano dell’area dello stadio e dei giardini. Si tratta del sito individuato quale concreta occasione per applicare il modello di consultazioni concorsuali prefigurato e tracciato nel corso della prima fase.
Questa area risulta nevralgica nel futuro disegno urbano per il ruolo di cerniera, prevalentemente pubblica e di uso collettivo, innestata sull’ideale asse tra la città e l’eccezionale apparato delle ville urbane verso Cernobbio.  Sarà oggetto di un concorso aperto internazionale per il quale è stato attivato un protocollo tra Amministrazione comunale e le rappresentanze di Ordini, Costruttori e Camera di Commercio, che prevede come primo impegno la definizione e la nomina di un qualificato comitato scientifico preposto all’esame e alla sintesi dei principi e dei temi da affrontare.
Le tavole illustrative evidenziano la peculiarità del luogo, la sua storica vocazione di ambito dell’attività ricreativa e sportiva della città, la relazione tra acqua e verde urbano e la sua speciale identità di proto-tipo della città razionalista.
La mostra propone, senza pretese esaustive, questi temi alla conoscenza e al dibattito costruttivo della città e delle sue voci.
Nessuna società, quanto la nostra, ha avuto responsabilità così gravi per la sostenibilità delle scelte nei confronti delle generazioni future e, dunque, anche il concetto di “bellezza” non può che necessariamente evolvere dalla sola accezione estetica ad una cultura della qualità delle nostre azioni. Una società matura deve proteggere il proprio passato, ma deve potere generare e costruire un proprio “luogo” contemporaneo dal valore identitario e capace di ispirare il senso di appartenenza.

 

Pubblichiamo di seguito alcune immagini della mostra il cui allestimento è stato possibile grazie a:

- COORDINAMENTO ALLESTIMENTO Angelo Monti – Marco Ortalli

- PROGETTO GRAFICO ALLESTIMENTO Nicola Brenna – Virginia Ortalli

- CRONACA La Provincia di Como

- GRAFICA Visconti Pubblicità

- OPERE IN FERRO Abralux Colori Beghè srl

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