VIENNA 2007 | Ordine Architetti di Como
Ordine degli Architetti Pianificatori Paesaggisti Conservatori della Provincia di Como
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VIENNA 2007

vienna

PERCHE’ A VIENNA…
Ci sono luoghi in cui i segni e le tracce della storia sembrano conservare una attualità più intensa. Luoghi che, per molte ragioni, culturali, economiche e politiche hanno vissuto appuntamenti cruciali delle vicende di una società. Per la cultura della città europea, Vienna, è, di diritto, uno di questi capisaldi. Con il viaggio-studio promosso quest’anno, il nostro Ordine torna dopo alcuni anni proprio a Vienna con l’intento di osservarne e leggerne le trasformazioni in atto. Avevamo lasciato una città che, negli anni 90, si interrogava sulla propria crescita, sul ruolo di osservatorio occidentale in relazione alla nuova geopolitica dei territori dell’ex regime sovietico, sulla necessità di un nuovo progetto urbano. I segnali, pur contradditori, che abbiamo raccolto sono indicatori di un percorso e di un processo progettuale denso e vivace.
Il confronto con esperienze di altre realtà è un’opportunità non solo di accrescere la conoscenza, ma di attivare una riflessione, una consapevolezza sulla promozione della qualità.
Del resto, è proprio in questo intercettare critico altri saperi ed identità, il senso più autentico che caratterizza la lunga tradizione dei viaggi-studio dell’Ordine. Nella nostra società dove sembra sempre più impossibile incontrare culture se non attraverso illusorie e fugaci istantanee, i nostri viaggi cercano, da sempre, di avvicinare le architetture e le città con un’attenzione possibilmente non frenetica nè spettacolarizzata. Proprio per questo il viaggio non inizia nel momento in cui si giunge nel luogo prescelto, ma molto prima. Inizia con il lavoro paziente dei colleghi della nostra commissione che ne predispongono l’itinerario. E’ una ricerca ragionata e critica di opere e protagonisti che possono suggerire possibili letture e interpretazioni delle realtà urbane, con la sensibilità di non precludere altri più personali percorsi.
Struttura urbana e progetto sono chiavi disciplinari essenziali per comprendere la città, soprattutto se capaci di misurarsi con le tante dimensioni che ne sottendono l’identità. Perché, in fondo, citando Calvino, è vero che “di una città non godi le sette o settantasette meraviglie, ma la risposta che dà ad una tua domanda”.
Non è convenzionale né retorico, dunque, il ringraziamento al gruppo di lavoro che, con impegno disinteressato, ha saputo costruire questo prezioso strumento.
(arch. Angelo Monti)

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